La nostra Gemma

E' scura scura, ha due occhi che inceneriscono e, di notte, entra nei cortili delle case e ruba a tutto spiano. La sua attività criminale è nota: esistono anche dei video che la catturano in piena azione. Non risulta abbia un permesso di soggiorno e pertanto potrebbe essere facilmente classificata come “clandestina”. Nonostante questo, gli abitanti di Scanno, provincia dell'Aquila, la rispettano e addirittura la amano. In più, se qualche forestiero volesse provarsi a infastidirla, a insultarla con epiteti razzisti, il sindaco Piero Spacone ha per buona misura emesso un'ordinanza che prevede multe salatissime.

Gemma, questo il nome che gli abitanti di Scanno hanno dato alla curiosa ospite, è diventata, come scrivono i giornali locali, una “star” anche se il suo comportamento, a prima vista, sembrerebbe ispirare più che altro richieste di immediata espulsione dal territorio nazionale. A dare una mano a Gemma, tuttavia, il fatto che non è un “orango” ma un orso.

Come tale, gli abitanti di Scanno la amano anche se lei, a ben guardare, non fa nulla per alimentare questo sentimento. Entra senza permesso negli orti e li devasta e c'è il caso che, ad avvicinarsi troppo, risponda al tentativo di fraternizzazione con una zampata. In questa stagione, Gemma dà sfogo alla sua passione per le ciliegie: si arrampica sugli alberi e li spoglia di ogni frutto. Ma gli scannesi - si dirà così? - se ne stanno zitti. Al massimo scattano una fotografia ricordo anche se, adesso, sarebbe proibito perché l'ordinanza del sindaco vieta anche di infastidire Gemma con la luce dei flash.

Non sono sicuro che ci sia una morale in questa storia se non che, davvero, nella vita si può amare chiunque. Purché, e questa mi sembra una distinzione importante, si tratti di un singolo, non importa se uomo, orso o cavalluccio marino. Quando si parla di categorie, invece, quando si considerano le razze, allora, chissà perché, viene più facile odiare.

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