La pipì di Breznev

La pipì di Breznev

Perdonate se torno, con qualche giorno di ritardo, sul tema della moviola calcistica, ma mi sembra che questa ripetizione traslata nel tempo sia in fondo affine all’argomento. Come saprete, in vista del campionato di calcio 2010-2011, la Rai ha annunciato che, nelle sue trasmissioni sportive, verrà fatto un uso della moviola molto limitato, allo scopo di lasciare spazio a discussioni di carattere tecnico. In altre parole, più cultura sportiva e meno recriminazioni.
Spero che alla Rai sappiano a cosa vanno incontro perché questa brusca sottrazione della moviola dalla dieta degli italiani potrebbe produrre straordinari effetti collaterali. Tra questi, l’interruzione, se non proprio la totale ablazione, di quei fertili universi paralleli di cui si alimentano le rigogliose menti dei tifosi. È noto che in base a una sapiente scelta dei verdetti della moviola e a speculazioni su quanto sarebbe potuto accadere se un certo rigore fosse stato assegnato o se un certo gol fosse stato annullato, ogni tifoso si costruisce una storia alternativa del calcio, completa di albo d’oro e classifica dei cannonieri.
A Sarzana, per esempio, un sessantenne tifoso sostiene da anni che se, nel corso di Lazio-Sampdoria, stagione ’55-’56, una rimessa laterale fosse stata assegnata, come giusto, a parti invertite, la Spal avrebbe oggi sedici scudetti, il Foligno avrebbe vinto due volte la Champions e il muro di Berlino sarebbe caduto, anziché nel 1989, ben undici anni prima. Con suprema sorpresa di Breznev il quale, in quel momento, ci stava facendo pipì contro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA