La gente è in cerca di una guida attraverso la vita che, come un tale ebbe occasione di osservare, spesso si presenta sotto forma di selva oscura. La religione, sopra ogni cosa, indica la via per condursi rettamente e ottenere, alla fine dei giorni, la suprema ricompensa. Essa è però una cosa piuttosto seria, richiede fede e robustezza morale. Scusandoci per l’irriverenza, potremmo dire che la religione è un corso di alta cucina mentre quello che oggi i più vanno cercando è un prontuario di ricette facili e svelte.
Inutile dire che se i più cercano qualcosa, in tanti si affanneranno a offrirla. Tanto più che è disponibile l’infinito scartafaccio digitale di Internet, dove chiunque può lasciare una ricetta di salvezza a beneficio del mondo. E infatti la Rete è colma di sapienza: citazioni del Buddha si mescolano con i pensieri di Mao, l’arte della guerra di Sun Tzu va a braccetto con Schopenhauer e, tra gli aforismi di Karl Kraus, spunta la faccia zigrinata di Antonio Cassano il quale, sulla vita, ha molto da dire, peccato sia in barese stretto.
Ne risulta uno splendido frullato di cultura, un frappé di assennatezza del tutto in linea con le più recenti esigenze dietetiche. Mezzo de Saint-Exupéry prima di colazione, due Thoreau dopo i pasti e Seneca a volontà, purché non freddo che resta sullo stomaco. L’importante, come dice il Dalai Lama (o era Raimondo d’Inzeo?), è tener la palla alta, sognare unicorni e vivere ogni giorno come fosse un fiore da cogliere tra i piedi di Confucio.
Inutile dire che se i più cercano qualcosa, in tanti si affanneranno a offrirla. Tanto più che è disponibile l’infinito scartafaccio digitale di Internet, dove chiunque può lasciare una ricetta di salvezza a beneficio del mondo. E infatti la Rete è colma di sapienza: citazioni del Buddha si mescolano con i pensieri di Mao, l’arte della guerra di Sun Tzu va a braccetto con Schopenhauer e, tra gli aforismi di Karl Kraus, spunta la faccia zigrinata di Antonio Cassano il quale, sulla vita, ha molto da dire, peccato sia in barese stretto.
Ne risulta uno splendido frullato di cultura, un frappé di assennatezza del tutto in linea con le più recenti esigenze dietetiche. Mezzo de Saint-Exupéry prima di colazione, due Thoreau dopo i pasti e Seneca a volontà, purché non freddo che resta sullo stomaco. L’importante, come dice il Dalai Lama (o era Raimondo d’Inzeo?), è tener la palla alta, sognare unicorni e vivere ogni giorno come fosse un fiore da cogliere tra i piedi di Confucio.
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