La strega

La strega

Qualora si abbia interesse nel futuro, credo sia inevitabile dare un’occhiata, di tanto in tanto, agli Stati Uniti d’America. Piaccia o no, è laggiù che certi grandi meccanismi sociali scattano prima che altrove. Questo, io credo, vale anche per la politica: se vogliamo un’anticipazione di quanto potrà accadere a breve nel resto del mondo e godere di una visione dei cambiamenti scritti nel destino del globo, ebbene, è proprio ai movimenti elettorali statunitensi che dobbiamo guardare. Una precisazione: tutto questo non riguarda l’Italia dove, nei meandri del Palazzo, si aggira ancora qualche sottosegretario del governo Tambroni ma, insomma, anche noi siamo cittadini del mondo e dunque guardiamoci intorno.
In fatto di politica l’ultima novità americana si chiama Christine O’Donnell, repubblicana del Delaware in corsa per il Senato. Costei ha sollevato il dibattito e suscitato parecchie ironie per una serie di sorprendenti prese di posizione. Condanna la masturbazione, tanto per fare un esempio, il che in un politico sembra, metaforicamente parlando, una radicale contraddizione. Inoltre ha dichiarato di essersi interessata, in passato, di «stregoneria». È stata in particolare quest’ultima uscita a trasformarla in un personaggio internazionale ma anche, così sostengono gli esperti, a toglierle credibilità e a minarne le possibilità di affermazione. Al punto che lei stessa ha provveduto a diffondere un video nel quale, testualmente, dichiara: «Non sono una strega». Peccato: avremmo giurato fosse proprio quello il suo punto di forza.

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