La tegola nebbiosa

La tegola nebbiosa

È sempre bene sapere che cosa bolle in pentola: il problema è che la pentola non è più una pentola e non si capisce bene che cosa diavolo sia diventata. O, se lo si capisce, è difficile spiegarlo.

Ho avuto questa precisa sensazione curiosando tra le "10 invenzioni più innovative del 2011" così come presentate dalla rivista "Popular Mechanics": a guardarle, ho capito che cosa sono, o almeno che cosa sembrano, ma quanto a spiegarlo a voi, quello è tutto un altro paio di maniche.

C’è per esempio un telefonino che sembra un telefonino e in effetti è un telefonino ma non è soltanto un telefonino: accoppiato con un computer diventa un computer. Quale scopo abbia tutto ciò, mi è ignoto: il curioso ibrido deve presentare un qualche geniale vantaggio ma, anche se lo avessi intuito, difficilmente riuscirei a spiegarvelo.

C’è poi un altro aggeggio elettronico che, in teoria, dovrebbe essere installato nella cabina di un Tir e con ciò permettere all’autista di accedere a tutta una serie di funzioni connesse alla telefonia e alla navigazione su Internet, con il solo effetto secondario, trascurabile, di incoraggiare scontri frontali con station-wagon colme di allegri gitanti.

Una sola, tra le invenzioni, mi è sembrata chiara e ammirevole nella sua inequivocabile funzionalità: la tegola in grado di assorbire lo smog. Ovvero un oggetto al quale, vista la nebbia calata nel mio cervello, posso facilmente sentirmi solidale.

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