La vera maglia

La vera maglia

La notizia più importante della settimana - quasi non serve ricordarlo - è stata la presentazione ufficiale delle nuove maglie del Milan. Per le quali è ammesso un solo commento: aargh! Non c’è dibattito possibile, la democrazia è sospesa: le nuove maglie del Milan sono orribili.
Ci spiegano che sono state pensate «per richiamare quelle in uso negli anni Settanta»; le stagioni, per intenderci, di Rivera e Schnellinger. Anche qui, una sola risposta: balle. Essendo antico a sufficienza per aver visto giocare Rivera e Schnellinger, posso assicurare che né l’uno né l’altro hanno mai indossato niente del genere: se così fosse stato, il primo avrebbe potuto cercare, per vendetta, di vendere l’intera squadra a finanzieri di dubbia reputazione e il secondo, schierato con la nazionale della Germania, avrebbe avuto ragione di fare all’Italia un gol al 90’. Niente del genere è mai accaduto, come ben si sa, quindi ho ragione io.
Mi rendo conto, tuttavia, che non basta affermare «quella non era la maglia del Milan». Bisognerebbe saper dire come effettivamente era la maglia questa benedetta maglia del Milan. Pensavo di averla in mente, in effetti, ma, fatta passare qualche foto d’archivio, mi sono accorto che non esiste. Negli anni, il Milan ha indossato infinite maglie, ma mai "la" maglia del Milan. O quella che, nella mia testa, è iscritta come tale. Insieme ai tanti sogni che, messi insieme, compongono una realtà irreale senza la quale non saprei come vivere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA