L'abisso dell'oblio

Probabilmente non ho capito io ma pensavo che al centro di tutta la faccenda di Parigi ci fosse, da parte del cosiddetto Occidente, una rivendicazione della libertà di parola. Ecco perché a milioni, domenica, si sono riversati nelle strade rivendicando di “essere Charlie”: un attestato di tolleranza contro qualunque fanatismo censorio, violento o repressivo. Pareva che si fosse più o meno d'accordo su questo punto – i “distinguo” nostrani sciorinati nell'interesse di parte non li tengo in nessun conto – e invece ti scopro che, proprio in Francia, vanno a mettermi sotto inchiesta per “apologia di terrorismo” il sedicente umorista Dieudonné M'Bala M'Bala.

Costui, in un post pubblicato e poi coraggiosamente ripensato, si era detto “Charlie Coulibaly” piuttosto che Charlie e basta. L'aver tirato in ballo il nome del terrorista omicida gli ha ovviamente attirato critiche e condanne morali ma erano precisamente queste che lui andava cercando perché fanno pubblicità. Dieudonné si è fatto notare in passato per posizioni antisemite e per aver inventato un gesto, la “quenelle”, che secondo alcuni sarebbe un saluto romano rivolto verso il basso mentre, da noi, ha tutta l'aria della manovra volgarotta di un maschio che si vanta della sua attrezzatura sessuale. Non umorismo alla James Thurber ma neanche una minaccia per il genere umano. In gergo tecnico, i Dieudonné vengono definiti “furbi rimbambiti”.

Ma, lo avrete capito, a me di Dieudonné non importa nulla. Mi stupisce invece che la Francia, ferita dalla più feroce reazione mai vista contro la libertà di parola, ricorra alla denuncia repressiva contro un'opinione, stupida quanto si vuole, ma pur sempre un'opinione. Ma come, la gente va a milioni a rivendicare la propria libertà individuale e collettiva e tu, per tutta risposta, mi metti sotto inchiesta il M'Bala M'Bala? Forse, allora, è il caso di chiarirci ancora meglio le idee. Nel concetto di “libertà di espressione” si affermano due diritti inviolabili: quello di parlare e quello di non ascoltare. Rivendico il primo per Dieudonné e il secondo per tutti noi. Propongo dunque spingere questo M'Bala M'Bala nell'abisso dell'oblio collettivo.

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