L'alba

L'alba

Questa è una sorpresa: mentre assistiamo, o meglio, mentre ascoltiamo i resoconti giornalistici, letterari, politici e filosofici di un presunto, immane confronto di religioni, di un titanico braccio di ferro tra Cristianesimo e Islam e, di più ancora, mentre non pochi intellettuali ci assicurano che, comunque vada, siamo sulla soglia di un’Era teologica, ecco un sommesso studio venire a informarci che, tra tutte le posizioni riguardo Dio e la religione, quella che va irrobustendosi e diffondendosi con implacabile risolutezza è l’ateismo.
«Presto - assicurano - la mappa delle nazioni a maggioranza atea punteggerà il globo fino a guadagnare una posizione di assoluta preminenza». Questa previsione viene dedotta da un modello matematico che parte da un preciso assunto: l’uomo abbraccia la religione per puro interesse personale. «Il modello da noi elaborato - spiegano gli studiosi - prevede che laddove questa percezione di Dio come necessaria vada scemando, la religione imbocchi la strada dell’estinzione».
Lo studio, dunque, prefigura un’umanità sempre meno bisognosa dell’idea di Dio perché via via rassicurata da «una quantità di condizioni sociali, politiche ed economiche favorevoli». In altre parole, il progresso è ateo e presto saranno premiati quei sostenitori del secolarismo che hanno dovuto attendere molto a lungo per assistere all’alba del primo giorno senza Dio. Il problema, forse poco considerato, è che Dio potrebbe essere disposto ad attendere ancora più a lungo pur di ammirare l’alba del primo giorno senza atei.

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