L'Anno del Coniglio

È possibile che ancora non ne siate consapevoli ma oggi, 3 febbraio 2011, incomincia ufficialmente l’Anno del Coniglio. Lo dice il calendario cinese e si tratta di un avvenimento importante, gravido di conseguenze: il fatto che non ci troviamo a Shanghai non è una scusa per farsi trovare impreparati.
Vi chiederete: come mai tanta attenzione per l’astrologia cinese in generale e per l’Anno del Coniglio in particolare? La cosa potrebbe avere a che fare con il fatto che il sottoscritto appartiene alla categoria. Dei Conigli, si intende o, se preferite (io preferisco) dei nati nell’Anno del Coniglio.
Tanto per essere chiari, i Conigli sono gente mica da poco. Voi ridacchiate pensando a ciuffi di pelo, orecchie lunghe e nasi umidi. In realtà, siamo leporidi - pardon, persone - di particolare valore. Sentite qua: «Nella cultura cinese, il Coniglio è timido, aggraziato, colto, ben educato, di talento e ambizioso. Essi (già siamo passati al plurale, ma la riproduzione, si sa, è un tratto distintivo della categoria, NdR) sono virtuosi, riservati e hanno un gusto eccezionale». Niente male, no? Andiamo avanti: «Il loro mondo interiore (parliamo sempre dei Conigli) è considerato troppo delicato per situazioni sconvolgenti e imprevedibili e tendono istintivamente a creare una pacifica e confortevole atmosfera».
Questo è il mio anno, insomma: fareste meglio a fare strada. Non so se ve l’ho detto prima, ma a noi Conigli se ci gira la timidezza son cavoli amari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA