L'autobiografia

L'autobiografia

Che cosa ci vuole per scrivere una bella autobiografia? Una vita interessante, direte voi, piena di avvenimenti importanti e fitta di decisioni difficili. Sbagliato: ci vogliono invece una bella foto e un bel titolo.

La foto, che andrà schiaffata in copertina, deve obbligatoriamente mostrare l’autore in una precisa condizione: invecchiato ma non troppo, rugoso ma in salute, sorridente ma non ebete. Fin qui, niente di difficile: Photoshop può far sembrare la mummia di Tutankhamon fresca come si fosse appena svegliata. Il problema sta nel titolo. Deve essere accattivante, rapido e anche spiritoso. Deve catturare l’autore nella sua essenza e perfino provocare un poco il pubblico.

A volte, per diletto, mi diverto a inventare titoli di immaginarie autobiografie: ve ne sottopongo alcuni. Chissà che a voi non venga qualche idea migliore.

Il mostro di Firenze - "Sarete belli voi"
Johann Sebastian Bach - "Vita BWV 1"
Luciano Moggi - "Juventus bruciata"
Sergio Leone - "C’ero una volta io"
Osama Bin Laden - "Come distruggere le Torri Gemelle e farla fr..."
Silvio Berlusconi - "Mi consento"
Satana - "Non tutto il Male viene per nuocere"
Dio - "Sette giorni indimenticabili"

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