L'autorità

L'autorità

Facciamo un riassunto della situazione. Forse un po’ semplicistico, come tutti i riassunti, ma non del tutto fuori fuoco.
Scena 1: a Borsa aperta, il presidente Usa Barack Obama si presenta davanti alla telecamere. «Ma cosa vogliono questi pidocchiosi di Moody’s» dice. «Noi siamo l’America, che cavolo!». Risultato: Wall Street precipita del 5,55% (dato di lunedì).
Scena 2: Silvio Berlusconi parla alle Camere e dice che tutto va bene. Poi parla in conferenza stampa e dice che non va proprio tutto bene ma presto andrà bene. Risultato: alla Bce tocca comprare i nostri bond come un tempo faceva con le arance altrimenti siamo rovinati.
Scena 3: David Cameron, primo ministro inglese, torna di corsa dalle vacanze perché - «per Giove!» - la sua capitale, Londra, sta bruciando, percorsa in lungo e in largo da bande di teppisti scatenati che neanche Roma-Lazio dopo un gol annullato. Cameron dichiara che la polizia riprenderà presto il controllo della situazione ma, intanto, la rivolta si estende ad altre città del Regno Unito e, non visto, Larry, gatto di Downing Street, gli fa per dispetto pipì su un cuscino.
Così a spanne, sembra di poter dire che i leader mondiali hanno qualche problema di autorità. Non solo quelli in Medio Oriente, non solo in Africa o in Asia, ma anche in America e qui da noi. Sta a vedere che, dopo secoli e secoli, millenni addirittura, ci tocca diventar grandi e pensare a noi stessi.

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