Il miglior modo per abbracciare con lo sguardo (e con la coscienza) il guazzabuglio di Internet è quello di visitare il sito reddit.com. Anche se frequentiamo la Rete per molte ore al giorno, se fatichiamo a staccarci da Facebook e se visitiamo decine di siti al giorno, nulla potrà darci un’impressione generale del formicaio digitale come questo contenitore “social” che si definisce “Prima pagina di Internet”.
Nato nel 2005, e quindi, in anni digitali, praticamente dieci secoli fa, reddit è un punto di riferimento storico, un pilastro della libertà - spesso sacrosanta, a volte malintesa - di far circolare informazioni e opinioni. Per far parte dei “redditors”, ovvero di coloro che contribuiscono a reddit, è necessario ovviamente iscriversi: procedura davvero molto semplice e praticamente anonima. Una volta nel calderone, il “redditor” pubblica più o meno ciò che gli pare - anche se non da molto sono state introdotte restrizioni su “post” a contenuto sessuale - e soprattutto, spingendo “su” o “giù” i contenuti altrui, decide automaticamente ciò che il sito metterà in evidenza o, al contrario, farà sparire tra le pieghe di se stesso.
Un’occhiata all’homepage basta per rendersi conto di quanto variegati siano gli interessi degli utenti, di quanto incredibilmente complessa sia la cacofonia della globalità. Reddit rivela anche, per contrasto, l’incapacità dei media tradizionali di catturare - e perfino concepire - tanta coralità: essi, al confronto, parlano una lingua morta, conosciuta da pochi, e insistono su argomenti triti e vaghi per quanto, all’apparenza, fondamentali.
In compenso, al povero “redditor” può capitare di essere insultato, truffato, abusato, deriso e ignorato. Tutte cose che accadono anche a computer spento e fanno infine di reddit, con tutta la sua modernità e il suo internazionalismo, nient’altro che l’ennesimo brano di umanità.
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