L’esperto blu

Lo so: lo ripeto sempre tra me e me, a costo di sembrare uno di quei matti di una volta che parlavano da soli. Lo so, dicevo: non dovrei prestare attenzione a certe sciocchezze. Meno ancora dovrei costruirci sopra castelli mentali di dubbia architettura e altrettanto incerta stabilità. Eppure la tentazione è forte, specie quando a offrirla è una testata come il “Corriere della Sera”. Nel sito Internet del giornale leggo: «Canada, avvistato un orso con la testa blu. Per gli esperti potrebbe aver infilato la testa in un barattolo di vernice».

Sono certo che l’interesse dei più si concentrerà - giustamente - sul fatto che per il Canada si aggiri un orso con la testa blu, cosa che non capita spesso, né in Canada né altrove. Interesse alimentato, oltretutto, da un’eloquente fotografia che, accanto al testo di cui sopra, mostra un magnifico esemplare di orso bruno il cui muso - non vi è dubbio alcuno - è completamente blu. Ma allora perché io, nella mia testa, divergo dalla notizia in sé per concentrarmi su come è scritta? Forse ho la malattia del ridicolo, che mi induce a trovare il buffo anche dove si presenta in forma quasi molecolare.

Il ridicolo in questione sta nelle parole «per gli esperti». Quali esperti va citando, esattamente, il Corsera? Il testo non lascia dubbi: esperti in orsi. Ma esperti anche, evidentemente, in barattoli di vernice blu abbandonati aperti in Canada. E poi, quale grado di esperienza comporta il fatto di ipotizzare che un orso, imbattutosi in un barattolo di vernice blu, ci ficchi dentro la testa? In altre parole: perché occorrerebbe un «esperto» - anzi, più d’uno - per ipotizzare che l’orso abbia ficcato la testa in un barattolo? È dunque necessario, nella circostanza, ricorrere al parere di un esperto? Forse che in mancanza del suo autorevole intervento il lettore avrebbe potuto perdersi in interpretazioni balzane della notizia, come il desiderio dell’orso di trasformarsi in un Puffo o il suo tentativo di emulare il mago di Zigo-Zago che, notoriamente, aveva la faccia blu? Non ci sono certezze tranne questa: scrivere è a rischio di ridicolo. Ve lo dice un esperto.

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