Libertà

Libertà

I membri del governo Monti presentano, a prima vista, un’apparenza assonnata se non proprio fossile. Non di rado, schierati uno accanto all’altro nelle conferenze stampa, danno l’impressione di appartenere a quelle vetrine che si incontrano nei musei o negli acquari: uccelli impagliati, tartarughe, decidete voi. In ogni caso, non un consesso tutta vita e adrenalina. Come spesso accade, le apparenze ingannano: quella che può essere scambiata per letargia è invece una posa sorniona.

Se il corpo è immobile, il cervello dei ministri è attivissimo: lo dimostra l’idea, partorita dal titolare alla Sanità, Renato Balduzzi, e filtrata ieri nei notiziari, di imporre una tassa di 3 centesimi sulla bottigliette da 33 centilitri di bevande gassate. «Un limitato prelievo di scopo» ha spiegato il ministro, «che ci porterebbe 250 milioni di euro l’anno. Le risorse sarebbero finalizzate a iniziative di rafforzamento di campagne di prevenzione e di promozione di corretti stili di vita e ad alcuni interventi mirati in campo sanitario».

Ora, so bene che iniziative come questa - le tasse che si impongono sulle sigarette e sugli alcolici - nell’invadere la sfera privata, il diritto di ognuno di bere, fumare e se vogliamo mangiare ciò che gli piace, solo apparentemente sono illiberali perché, in realtà, le cattive abitudini personali aumentano la spesa pubblica per la Sanità e dunque limitano e invadono il privato di tutti e di ciascuno, pur comprendendo tutto ciò, dico che ci sarà pure un momento in cui, al riparo dallo Stato se non dalla società, senza testimoni ai quali trasmettere il cattivo esempio, senza rivendicazioni del proprio egoismo, ci sarà, dicevo, un momento in cui uno potrà pure girar per casa in mutande, scolarsi un litro di Coca-Cola e far tremare i vetri delle finestre con una potente emissione sonora. Non sarà la libertà sognata dai Padri della Patria, ma sarà comunque libertà. E ci farà bene.

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