L'idiota rinforzato

L'idiota rinforzato

Tra tutti gli sgradevoli episodi di violenza di cui si legge (non che si legga, per la verità, di gradevoli episodi di violenza) i più distorti e intollerabili mi sembrano quelli legati a questioni di traffico. Due automobili si sfiorano, mettiamo pure che cozzino con il risultato di ammaccare una carrozzeria, ed ecco che gli automobilisti coinvolti sono già con le zampe alla gola l’uno dell’altro. Accade così che un normale scenario urbano diventi teatro di uno scontro feroce, possibilmente omicida, esponenzialmente aggravato dalla sua fondamentale stupidità. La sostanziale inconsistenza dell’accaduto non viene percepita, non la si riconosce: chi scende dall’auto è capace di tutto.

Ad Alessandria, ieri, un automobilista ha sfiorato una donna che stava camminando sul marciapiede spingendo un passeggino. La donna ha gridato qualcosa, probabilmente un insulto. L’automobilista ha fermato il veicolo, è sceso e l’ha aggredita, spingendola a terra. Ed ecco l’irreparabile tragedia scaturire da un’idiozia: la donna, incinta, è caduta e nella caduta ha abortito. Non c’è da stupirsi per lo spreco di una vita: la vita umana, al mondo, è la cosa che si spreca con più facilità e con meno rimorso. In questo caso, però, lo spreco è talmente stupido da far gridare di rabbia.

È sempre inquietante considerare le potenzialità distruttive di un idiota. Figuriamoci quelle di un idiota con alcuni quintali d’acciaio intorno.

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