L'invenzione

L'invenzione

E' un fatto storico poco conosciuto ma molto curioso: l'inventore del calendario e l'inventore dei buoni propositi sono la stessa persona.

Creato il calendario - erano circa le otto del mattino - l'Inventore si trovò, unico tra i suoi simili, all'inizio del primo di una serie di giorni contrassegnati con precisione. Chiunque altro, in quell'epoca, viveva i giorni come venivano, uno dopo l'altro, senza contarli e senza anticiparli: non c'erano giovedì e neppure lunedì; solo giorni anonimi. L'aver creato il calendario, con le sue dodici pagine, le settimane, le domeniche segnate in rosso, e i primi, timidi, “Lo sapevate?” che saranno portati al successo da Frate Indovino, poneva l'Inventore nell'esclusiva posizione di poter programmare un evento in anticipo. «Domenica 2 luglio laverò la macchina» stabiliva l'Inventore: nessuno era in grado di dire e fare altrettanto.

Da qui all'invenzione dei buoni propositi il passo fu breve. Con un calendario immacolato a sua disposizione, l'Inventore non vide ragione per rinviare l'impostazione di un preciso programma di impegni che lo conducesse, alla fine dell'anno, ad aver migliorato se stesso, la sua vita, quella dei suoi familiari e anche - tutti gli Inventori sono ambiziosi - quella del mondo intero.

Ma dodici mesi passarono, scanditi dal primo calendario della Storia, e nessuno dei buoni propositi dell'Inventore fu portato a compimento. «Questa invenzione va perfezionata» rifletté il brav'uomo, «ora ci provo». A quanto risulta, ci sta ancora provando.

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