La verità, amici, è che le cose cambiano di aspetto senza per questo mutare nella sostanza.
Facciamo un esempio. Pare che negli Stati Uniti stia prendendo piede un lucroso affare legato al Dna. La rivista New Scientist rivela che, ogni anno, circa mezzo milione di americani si rivolge con fiducia a una delle 40 organizzazioni che promettono, proprio grazie a un test condotto sul Dna, di rintracciare i loro legami di parentela con personaggi celebri della storia antica. Basta dunque spedire un pezzetto del proprio Dna - è sufficiente un poco di saliva - e ci si ritrova pronipoti di importanti personalità sepolte sotto il cumulo degli anni, come, per esempio, Cristoforo Colombo, Giulio Cesare e Andrea Pirlo. Che tutto ciò sia vero, New Scientist sembra dubitarne molto, così come incerta è l’attendibilità di quel test che, sempre partendo dal Dna, sarebbe in grado di stabilire la provenienza etnica di ciascuno di noi. Ancora una volta, basta spedire un poco di saliva per vedersi recapitare, a giro di posta, il verdetto: «Lei è per il 35 per cento europeo, per il 20 africano, per il dieci asiatico, mentre il resto viene dal canton Zugo».
I dubbi scientifici bastano a sospettare che il Dna serva soltanto a rivestire con una patina scientifica un trucco vecchio come il mondo: ricordate le lettere di quegli "esperti" di araldica che, per una modica cifra, vi promettevano un blasone e un titolo nobiliare? Sarà meglio non farsi ingannare: se a questi signori volete spedire uno sputo, fatelo gratis. È quello che si meritano.
Facciamo un esempio. Pare che negli Stati Uniti stia prendendo piede un lucroso affare legato al Dna. La rivista New Scientist rivela che, ogni anno, circa mezzo milione di americani si rivolge con fiducia a una delle 40 organizzazioni che promettono, proprio grazie a un test condotto sul Dna, di rintracciare i loro legami di parentela con personaggi celebri della storia antica. Basta dunque spedire un pezzetto del proprio Dna - è sufficiente un poco di saliva - e ci si ritrova pronipoti di importanti personalità sepolte sotto il cumulo degli anni, come, per esempio, Cristoforo Colombo, Giulio Cesare e Andrea Pirlo. Che tutto ciò sia vero, New Scientist sembra dubitarne molto, così come incerta è l’attendibilità di quel test che, sempre partendo dal Dna, sarebbe in grado di stabilire la provenienza etnica di ciascuno di noi. Ancora una volta, basta spedire un poco di saliva per vedersi recapitare, a giro di posta, il verdetto: «Lei è per il 35 per cento europeo, per il 20 africano, per il dieci asiatico, mentre il resto viene dal canton Zugo».
I dubbi scientifici bastano a sospettare che il Dna serva soltanto a rivestire con una patina scientifica un trucco vecchio come il mondo: ricordate le lettere di quegli "esperti" di araldica che, per una modica cifra, vi promettevano un blasone e un titolo nobiliare? Sarà meglio non farsi ingannare: se a questi signori volete spedire uno sputo, fatelo gratis. È quello che si meritano.
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