È certamente significativo - tutti gli inviati lo hanno fatto notare - che lo Storico Volo avvenga a 50 anni esatti dalla grande impresa di Yuri Gagarin, il cosmonauta sovietico che, il 12 aprile 1961, divenne il primo uomo nello spazio.
Ore 15.00. Mezzo secolo è passato ma, davanti ai gesti che fanno la Storia, l’emozione è la stessa. Una fibrillazione, un'euforia difficile da descrivere. Colpisce tutti: il pubblico assiepato nei pressi del campo di lancio e quello raccolto intorno ai televisori accesi in mille e mille stanze; i giornalisti in sala stampa e quelli nelle redazioni. Gli unici che non sembrano toccati da tanto fervore sono i tecnici della Sala di Controllo: lavorano con misurata professionalità, non un gesto di troppo, e sul volto ostentano, senza eccezioni, un’espressione di serena fiducia. Ore 15,04: arriva l’astronauta. Sorride, si concede ai fotografi. Il protocollo non prevede interviste: gli inviati mugugnano ma si devono adattare. L’onorevole astronauta viene assicurato al sedile della capsula: ogni sorta di strumentazione viene collegata al suo corpo. Non c’è parametro che non venga, come si dice, "monitorato". Ore 15.19: il countdown è agli sgoccioli. La tensione, immensa. 5, 4, 3, 2, 1... L’onorevole astronauta Antonio Di Pietro apre la bocca e pronuncia:
«Penso che questo premier sia inefficiente e spero si dimetta presto».
La Sala di Controllo esplode di gioia. È un momento unico: segna il primo volo senza incidenti di una frase dell’onorevole Di Pietro con doppio congiuntivo incorporato. Sono le 15.21. Come batte forte il cuore della Storia!
Ore 15.00. Mezzo secolo è passato ma, davanti ai gesti che fanno la Storia, l’emozione è la stessa. Una fibrillazione, un'euforia difficile da descrivere. Colpisce tutti: il pubblico assiepato nei pressi del campo di lancio e quello raccolto intorno ai televisori accesi in mille e mille stanze; i giornalisti in sala stampa e quelli nelle redazioni. Gli unici che non sembrano toccati da tanto fervore sono i tecnici della Sala di Controllo: lavorano con misurata professionalità, non un gesto di troppo, e sul volto ostentano, senza eccezioni, un’espressione di serena fiducia. Ore 15,04: arriva l’astronauta. Sorride, si concede ai fotografi. Il protocollo non prevede interviste: gli inviati mugugnano ma si devono adattare. L’onorevole astronauta viene assicurato al sedile della capsula: ogni sorta di strumentazione viene collegata al suo corpo. Non c’è parametro che non venga, come si dice, "monitorato". Ore 15.19: il countdown è agli sgoccioli. La tensione, immensa. 5, 4, 3, 2, 1... L’onorevole astronauta Antonio Di Pietro apre la bocca e pronuncia:
«Penso che questo premier sia inefficiente e spero si dimetta presto».
La Sala di Controllo esplode di gioia. È un momento unico: segna il primo volo senza incidenti di una frase dell’onorevole Di Pietro con doppio congiuntivo incorporato. Sono le 15.21. Come batte forte il cuore della Storia!
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