Malattie

Malattie

Abbiamo bisogno di idee rivoluzionarie: suonano la sveglia alla nostra coscienza. La quale di tanto in tanto tende ad assopirsi su presunte certezze: meglio partire la mattina presto quando è ancora fresco, un uovo alla settimana non fa male e quest’anno l’influenza prende alla pancia. L’idea rivoluzionaria, invece, entra come aria fresca nella camera ammorbata dal sonno: porta leggerezza, rinnovamento, prospettive inedite.

Forti di questa riflessione, prepariamoci dunque a ricevere un’idea rivoluzionaria che più rivoluzionaria non si può: le malattie non esistono.
Lo ha dichiarato un tale dottor Mark Hyman e, se ancora non lo hanno messo via, vuol dire che forse il suo ragionamento non è proprio da buttare. È sua opinione che «tendiamo a pensare alle malattie come fossero cose e al nostro corpo diviso in parti e non come un intero».
Secondo Hyman, siamo a un bivio epocale: «C’eravamo abituati a studiare la pillola per il singolo virus e la medicina per la specifica patologia. Un concetto che va superato: dobbiamo pensare che il corpo è un sistema e non un insieme di parti. Questo significa che dovremo imparare a controllare il nostro corpo così come si impara a controllare un sistema».

Se e quando tutto ciò potrà avvenire non è chiaro. Lo stesso Hyman è pessimista: «Di solito ci vogliono vent’anni perché il sistema sanitario recepisca le nuove indicazioni della ricerca». Bisogna ammettere però che, per quanto vaga, la teoria di Hyman non manca di fascino e contiene un elemento galvanizzante: l’idea che le malattie possano essere messe da parte come si fa con un oggetto obsoleto. Sarà un bel passo avanti, ma non certo definitivo: se pure potremo eliminare le malattie, state certi che qualcosa continuerà a farci ammalare.

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