Mani in alto

Se siete una di quelle persone che, con ingiustificata riprovazione, vengono definite schizzinose, forse non dovreste leggere oltre. Ciò che segue, infatti, non è che la conferma delle vostre peggiori teorie sulla sostanziale sozzura del genere umano.

Un gruppo di studiosi dell'Università del Michigan ha deciso che sarebbe stato utile osservare 3749 persone mentre si lavavano le mani. Perché 3749 e non 3750 lo sa il cielo: forse, di fronte al sempre più lampante risultato della ricerca, è mancato il coraggio di arrivare fino in fondo. La statistica infatti non lascia dubbi: il 95 per cento delle persone non si lava le mani. O meglio, crede di lavarsi le mani ma, in realtà, al massimo se le bagna e non compie nessuna delle operazioni necessarie a rimuovere dalla pelle i germi in grado di trasmettere malattie. Per far ciò, occorrerebbe lavarsi le mani - con l'impiego di sapone - per almeno venti secondi: in media, i 3749 sozzoni di cui sopra ne impiegavano sei, compresa l'asciugatura. Dopo di che, si consideravano pronti per tornare del mondo a stringere mani, distribuire pacche, carezze e in qualche caso perfino palpatine.

Questa e altre ricerche hanno raccolto un gran numero di interessanti abitudini sulle abitudini igieniche delle persone o sulla mancanza delle medesime. Esse confermano sensazioni che, in via empirica, un po' tutti abbiamo sperimentato: la gente preferisce lavarsi le mani la mattina piuttosto che la sera ed è più probabile che se le sciacqui se, nel bagno, c'è un esplicito cartello che ammonisca a farlo. Meglio ancora, nella pulizia delle mani le persone diventano esemplari, quasi maniacali, se vengono osservate. Ecco una utile professione per il futuro: l'osservatore da bagno. Piazzandone uno in ogni toilette, miglioreremmo la società sia sotto il profilo sanitario sia in fatto di morale. A ogni cittadino che esca dal bagno con i palmi ben rigenerati, il premio più ambito: una stretta di mano dell'osservatore.

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