Meschino per conto terzi

Meschino per conto terzi

Alcuni media riportano la notizia che le autorità di una cittadina dell'Illinois, Elmhurst, potrebbero vietare di “alzare gli occhi al cielo in segno di sopportazione”. Secondo le suddette autorità, il gesto costituirebbe “condotta disordinata”. Come i tanti che hanno letto la notizia, la vostra reazione sarà stata quella di alzare gli occhi al cielo in segno di sopportazione e di passare oltre. In effetti, l'iniziativa delle autorità di Elmhurst non meriterebbe altro commento.
Se non che, assumendo una prospettiva più generale, il caso si presta a dimostrare un fatto: affidare un certo margine di decisione a individui che dovrebbero gestirlo nei limiti della ragionevolezza, conduce sempre a brutte sorprese. Ne sappiamo qualcosa nel nostro Paese dove non pochi sindaci, scoperta la possibilità di emettere ordinanze sulla pubblica condotta dei cittadini, se ne sono usciti con le bizzarrie più impensabili. Divieti di mangiare panini nei giorni dispari, di guardare le betulle dopo il tramonto e di fischiare la “Montanara” nella seconda metà di marzo. Ma più che strane le ordinanze sono spesso moralmente meschine. Rivelano non di rado un sostrato di grossolana intolleranza che pretenderebbero di estendere agli altri. Personalmente, trovo che questo sia l'aspetto più sgradevole: venire cooptati nelle piccinerie altrui. A questo proposito, vorrei rassicurare i sindaci di tutta Italia: grazie, ma so essere meschino da me, senza bisogno di esserlo per conto terzi.

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