Molti lamentano la mancanza, nei giornali, di buone notizie a fronte del dilagare di quelle cattive. A parte il fatto che, da un punto di vista giornalistico, le notizie dovrebbero essere solo “importanti” e la valutazione se si tratta di informazioni “buone” o “cattive” sarebbe da affidare esclusivamente al pubblico - escludendo di fatto una scelta preventiva da parte delle redazioni -, la ragione di questo squilibrio è che di fatti classificabili come “notizie” che siano anche edificanti se ne trovano sempre meno. Oggi però sono lieto di annunciarne uno: la pena di morte potrebbe avere i giorni contati.
Questo, almeno, negli Stati Uniti dove le esecuzioni, già in declino, potrebbero arrivare a uno stallo. La notizia non è così buona da essere generata da un collettivo rinsavimento dei vari sistemi giudiziari al servizio della costellazione statale americana: più banalmente, ma anche efficacemente, non si trovano i “farmaci” per le iniezioni letali. Un tempo si usava il “pentobarbital” ma la sorgente - velenosissima - di questa sostanza si è esaurita. Il “pentobarbital” veniva importato negli Usa dall’estero: le case farmaceutiche europee - così spesso indicate come crocevia di cospirazioni e di ciniche politiche commerciali - si rifiutano di aiutare il boia: un boicottaggio non dichiarato ma di fatto rigoroso. Privi del “pentobarbital”, i penitenziari si sono indirizzati su una porcheria chiamata Versed, non perché fosse altrettanto efficace ma solo in quanto largamente disponibile. Da qualche tempo, però, anche il Versed è agli sgoccioli: la comunità medica americana insinua dubbi e, alla buon’ora, solleva questioni etiche.
I sondaggi dicono che una buona maggioranza di americani resta favorevole alla pena capitale. Facciano pure: apparentemente, c’è una sorta di logica “superiore” - meccanismi di mercato, etica corporativa e disapprovazione mondiale - che ha deciso altrimenti. Questo per gli Usa: laddove per sopprimere i condannati si spara o si impicca dovremo attendere il rinsavimento delle teste. Mettiamoci comodi.
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