Missione speciale

 Le previsioni davano ieri neve copiosa. Così, prima dell’invasione bianca, ho deciso che era tempo di uscire per portare a compimento un certo progetto. Quale progetto faccio presto a dirlo: volevo trovare il "territorio".

Da molto ne sentivo parlare: ne parlano i candidati alle elezioni, promettendo meraviglie per il "territorio", ne parlano gli imprenditori, giurando attaccamento al "territorio" perfino sulla scaletta dell’aereo che li porterà in Cina, ne parlano gli intellettuali, di solito unendo a "territorio" la parola "cultura" per ottenere così un’espressione - "cultura del territorio" - che mette molta soggezione, e infine ne parlano gli chef per i quali "fondamentali" sono immancabilmente i "prodotti del territorio".

Io però questo "territorio" non l’ho mai visto, se per "territorio" si intende, come credo, qualcosa di omogeneo e coerente, nonché di specifico per non dire tutelato. Così sono uscito di casa per cercarlo, ben imbottito visto il freddo, e pieno di speranza. Dopo un paio d’ore, in un parcheggio di periferia, mi sono sentito un po’ scoraggiato. Stavo per tornare sui miei passi quando ho visto avvicinarsi una figurina nera.

«Signora Malinpeggio! Che cosa ci fa da queste parti?» «Ho riportato a mia cugina il compressore a cinghia. Lei, invece, che cosa ci fa qui?» Con tutta la serietà del caso, ho illustrato alla signora lo scopo della missione: trovare il "territorio". «Ha battuto la testa un’altra volta?» si è preoccupata lei, «Le ho già detto di stare attento alla porta del garage». «No, no: la testa è a posto. Avrà sentito parlare anche lei del territorio. Non le è mai venuta voglia di sapere dov’è?» La signora Malinpeggio ha scosso il capo: «No, perché lo so già». «E dov’è?» «Proprio qui». «Qui? In questo parcheggio? Ma non c’è niente qui, niente di tipico o di particolare. È un parcheggio come tanti: ce ne saranno a milioni. Perché dovrei credere che questo sia speciale?» «Lo ha appena detto» ha concluso la signora: «Perché ce ne sono a milioni. E a milioni ce n’è anche di fessi come lei».

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