Mistero 2.0

Non ho interesse, né simpatia, per Halloween e la ragione - buona, credo - è che le feste tradizionali devono essere più vecchie di me. Ebbene sì: mi pongo a pietra di paragone per la “tradizionalità” delle ricorrenze. Natale, Pasqua, Capodanno vanno benone perché la loro origine risale e secoli e secoli fa. Halloween, per quanto riguarda noi italiani, è faccenda dell’altroieri se non di ieri e ci vuol ben altro per consegnare a qualcosa il titolo di tradizione. Al momento, questa faccenda di mostri e zucche mi pare soltanto una festa a tema.

Tuttavia, per non fare l’asociale, e siccome mi par di capire che il tema - appunto - della festa di cui sopra è in qualche modo la paura, offro ai miei pochi lettori una storia del terrore che ha il pregio, non da poco, di essere vera.

Il 27 gennaio 2013 una giovane canadese di origine asiatica - Elisa Lam, 21 anni - arriva a Los Angeles e trova alloggio al “Cecil”, albergo di sinistra reputazione nel bel mezzo di un quartiere in pieno stravolgimento: per metà terra senza legge e per metà nuova zona “chic” pullulante di bar e ristoranti di tendenza.

Dopo qualche giorno di vacanza, il pomeriggio del 31, Elisa entra in una libreria, compra qualche regaluccio per gli amici a casa e se ne va tutta contenta. Dopo di che, scompare.

Il 13 febbraio successivo la polizia diffonde un video nel quale, poco intorno alla mezzanotte del fatidico 31, Elisa è ripresa da una telecamera di sorveglianza nell’ascensore dell’albergo. Il filmato, 3 minuti e 58 secondi in tutto, è quanto di più bizzarro e inquietante si possa immaginare.

Elisa sembra colta da un improvviso terrore, poi discute animatamente, quindi scompare: il tutto senza che nessun altro mai appaia nell’inquadratura. Cinque giorni dopo il suo cadavere viene trovato nel serbatoio di acqua potabile sul tetto dell’edificio: non reca alcuna traccia di violenza. Di lei restano lo spettrale video (arrivato ormai a milioni di visualizzazioni) e una serie di enigmatici “post” sui social network. Ecco il perfetto “Mistero 2.0”: vero e virtuale insieme. Buon Halloween.

© RIPRODUZIONE RISERVATA