Niente favole

A nostra insaputa - tanto per cambiare - è in corso uno scontro tra titani, una sfida epica che, una volta conclusa, quando la polvere sarà scesa sul campo di battaglia, lascerà il mondo molto diverso da quello che è ora.

Lo scontro in corso è quello tra la nonna e la scienza, o meglio tra i rimedi della nonna (o, se si vuole, gli impiastri e i decotti tramandati e consolidati dalla tradizione) e i laboratori delle multinazionali che tendono a metterli in discussione, spesso allo scopo di migliorarli (e di ricavarne del profitto) ma in qualche caso finendo per smentirli.

È il caso della buona, cara candela di citronella che, tutti lo sanno, avrebbe il potere di scacciare gli insetti, le zanzare in particolare, nella stagione estiva. Ebbene, la scienza dispone ora di tutte le prove: la citronella, una graminacea nota anche con il nome inglese di “lemongrass” (erba-limone), non è in grado di tenere a bada neanche la più timida delle zanzare.

Questo è quanto stabilito nel corso di un esperimento in cui un volontario (!) è rimasto seduto a far da esca in una sorta di galleria del vento nella quale «sono state ricostruite le condizioni atmosfere di un cortile d’estate» completo di colonia di zanzare. In questo modo, è stato possibile verificare, prima che il sangue del volontario andasse a esaurimento, quali repellenti funzionano e quali no.

La risposta è la seconda che ho detto: praticamente nessun repellente funziona. Venduti sulla base della comune credenza, spacciati per segreti condivisi da sagge e pratiche nonne, i repellenti sarebbero in realtà efficaci quanto l’aria fresca. L’unico ad essersi dimostrato utile è un prodotto contenente metofluthrin, un’insetticida.

Ci aspettiamo ora di veder crollare uno a uno tutti i rimedi di una volta: dalle macchie cancellate con il talco al bacio della buonanotte. È la scienza, bellezza, e a differenza delle nonne non racconta favole.

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