Noi Mario

Noi Mario

Mario Draghi, Mario Monti e, perché no, Mario Balotelli: se vi vengono in mente altri Mario notabili siete i pregati di completare la lista. Come dite? Il sottoscritto? No, no: troppo onore. Tuttavia, con la doverosa eccezione dello scrivente, bisogna ammettere che è un momento in cui i Mario emergono in tutto il loro fulgore. All’estero, ci ha a lungo rappresentato l’ex governatore di New York Mario Cuomo e, soprattutto, quel personaggio dei videogiochi chiamato SuperMario. Robetta, al confronto dello scenario attuale: abbiamo piazzato un Mario nell’attacco della Nazionale, uno al vertice della Bce e ne piazzeremo un altro alla guida del governo, con il compito preciso di salvare la nazione. Vi pare poco?

Mario è nome di antica e incerta origine. Deriva dal latino Marius che però non si sa da dove, a sua volta, provenga. Alcuni lo associano all’etrusco "maru", titolo di un alto sacerdote, altri a lemmi latini con il significato di "maschio" o di "Marte". Il punto è che i Mario sono sempre stati in giro, fin dalla notte dei tempi, ma non si sono mai fatti notare troppo. Fece eccezione quel console romano che si batté con Silla nella guerra civile. Di lui e della sua fazione, sconfitta, sopravvisse però il nome: Mario. Del trionfatore di allora, il nobile Silla, all’anagrafe non resta invece alcuna traccia.

Questo per farvi capire che, nel loro defilato incedere, i Mario non si lasciano scoraggiare da momentanee avversità. Tranquilli, dunque: con un Mario alla guida del Paese, in qualche modo ne verremo fuori. Noi Mario, intendo. Voi, non so.

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