Nota personale

Ho esitato prima di scrivere l’articolo di oggi e di dedicarlo a un fatto personale. Mi sono ritrovato diviso - “dilaniato” è dire troppo - tra una frivola tentazione e un severo richiamo alla professionalità. La seconda obiettava alla prima che non si usano spazi del giornale per parlare dei fatti propri; la prima obiettava alla seconda che la smettesse di far la noiosa: tanto quel che c’è scritto qui non interessa a nessuno e, se proprio sentivo necessità di un alibi, bastava ricordassi quello che si diceva negli anni Settanta: “Il personale è politico”.

Purtroppo non credo affatto che il personale sia politico: il personale è personale e basta. Scrivendo, semmai, si può cercare di condividerlo, questo “personale”, in modo da risvegliare negli altri un moto di empatia, se non proprio di simpatia, perché in fondo i casi umani, per quanto molto vari, sono esperienze comuni, solo che si propongono a ognuno sfasate nel tempo. Diciamo allora che il mio personale di oggi potrebbe essere il vostro personale di domani e, in virtù di questa rassicurazione, proseguo con l’articolo.

Il cui tema sarebbe questo: oggi compio cinquant'anni. Non ditemi che è solo un numero, perché ribatterei al volo che, pur essendo d’accordo, numero per numero al 50 preferirei il 49 e, potendo, anche il 48. Poche balle: 50 segna un età irrimediabilmente matura, per non dire di peggio.

Mi affaccio all’indietro alla finestra della mia vita e, chissà perché, la prima immagine che vedo è quella di me ragazzino seduto su un muretto, le gambe penzoloni. Sbadiglio e mi gratto la testa. E’ estate, l’afa addensa il pomeriggio. Non ci sono rumori, solo noia e il desiderio che qualcuno esca a giocare: so bene che accadrà non prima di qualche ora e ho la sensazione di non potercela fare ad aspettare tanto.

Curioso: l’immagine è talmente vivida che mi sembra di appartenerle e allo stesso tempo è lontanissima, perduta; il fotogramma di un altro mondo. La brutta notizia è che mai potrò riviverla; quella buona che riesco ancora a vederla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA