Nota politica

Ora che ha ottenuto l’esplicito appoggio di Flavio Briatore  («Mi iscriverei al Pd per poterlo votare») nulla sembra in grado di fermare la corsa di Matteo Renzi. Se  anche Pupo e Zequila confermeranno il loro “endorsement”, per il sindaco di Firenze  la strada verso la segreteria del Pd sarà tutta in discesa. Ago della bilancia potrebbero essere i Teletubbies, ma i quattro simpatici pupazzotti non hanno ancora sciolto la riserva: a quanto si dice, Tinky Winky e Dipsy sarebbero con Renzi, mentre Laa-Laa e Po preferirebbero una candidatura più tradizionale e in un certo senso autorevole, come quella di Kim & The Cadillacs. Nonostante il congresso non sia lontano, c’è tutto il tempo perché il fronte a favore di Renzi si compatti e le posizioni ancora ambigue (dal Circo Medrano giungono segnali ambivalenti, in particolare dall’ala più progressista dei clown) si chiariscano in via definitiva.

Il tempo gioca a favore anche di quei “notabili” del Pd che, al contrario, la strada a Renzi intendono sbarrarla. Su questo fronte, molto più mobile, la partita per le primarie è  aperta e la caccia al candidato ideale è già partita. Si fa con insistenza il nome di Adriano Pappalardo (che potrebbe attirare anche l’elettorato di destra) o, in alternativa, quello di Maria Giovanna Elmi, “fatina” gradita ai gay. Molto dipenderà dall’orientamento che verrà espresso dal guru dell’ala conservatrice, il pagliaccio Scaramacai.

L’opposto schieramento, il centrodestra, non sta a guardare anche se qui, non è una novità, il meccanismo delle primarie è subordinato alla scelta di Berlusconi se prolungare o meno il suo impegno in politica. Si pensa a un compromesso, con il Cavaliere garante, in secondo piano, di una candidatura forte come quella del Trenino Thomas, anche in sfida al movimento anti-Tav.

A questo punto, è lecito aspettarsi qualche mossa anche dai 5 Stelle: leadership di Beppe Grillo sempre più in discussione, si fanno avanti l’Ape Maia, Fonzie e Mister Muscolo.

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