Possiamo avere una brutta impressione dell’umanità e non ci mancherebbero gli argomenti per dimostrare che abbiamo ragione. Tuttavia dobbiamo darle atto di non aver distrutto se stessa quando ne aveva la possibilità.

Dico questo perché, oggi, qualche storico comincia a ragionare sulla Guerra Fredda con mente a congruente temperatura e si chiede con stupore: come mai l’umanità non è perita in un olocausto nucleare? Come ha fatto a resistere alla tentazione di mutilare se stessa per brama di potere, paura e odio?

Grazie alle scoperte degli scienziati, e alle tecnologie che permettono di spaccare il nucleo dell’atomo come fosse una noce, l’uomo si era precipitato a costruire bombe su bombe, ovvero ordigni di potenza tale da poter facilmente sfigurare la sua presenza sulla Terra, senza contare il conseguente annichilimento della civiltà da lui stesso costruita nei secoli. Come ha fatto a rinunciarvi?

I precedenti non erano affatto a suo favore. In molti casi, nella storia, la comparsa di nuove armi è bastata a giustificare la guerra. Pensiamo al conflitto del ’15-’18: la corsa ai moderni armamenti ha di fatto portato le nazioni sull’orlo del conflitto. È bastato poi un pretesto per accendere la miccia.

Le armi inventate, da che mondo e mondo, sono sempre state usate: perché le bombe atomiche no? Alcuni sostengono che ha funzionato nella pratica il cosiddetto equilibrio di Nash: né Usa né Urss hanno voluto attaccare per prime temendo l’immediata controffensiva; nessuna delle due d’altra parte ha mai smantellato le bombe, nel timore di indurre nell’altra potenza la tentazione dell’attacco. Altri però negano che l’equilibrio di Nash basti a spiegare la non-guerra: occasione di crisi ce ne sono state, ed entrambe le potenze hanno conosciuto momenti di debolezza che l’avversario poteva sfruttare. Non è accaduto: per qualche ragione l’umanità si è ritratta davanti all’annichilimento di se stessa. Ciò non basta a riscattare del tutto la nostra specie ma almeno ci anima di speranza. L’unica cosa di cui abbiamo davvero bisogno per tenere insieme il nostro nucleo atomico.

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