Al momento, lo avrete letto, il governo degli Stati Uniti d'America è un po' corto di fondi. Ciò non toglie che l'America continui a pensare in grande: è proprio questo spirito che la rende ammirevole e ridicola a giorni alterni.
Se dunque le finanze si rimetteranno in sesto, il presidente Obama potrebbe portare a compimento un progetto che, a quanto si dice, gli sta a cuore: acchiappare un asteroide. Per farne cosa, lo vedremo dopo: per il momento vi basti sapere che si tratta dell'estrema sintesi di una missione spaziale che la Nasa, soldi permettendo, vorrebbe portare a compimento nel 2025. Più im dettaglio, l'idea sarebbe quella di mandare nello spazio un congegno in grado di "catturare" un asteroide - uno di quei frammenti spaziali in rotazione nel Sistema solare - e di trascinarlo vicino alla Terra in modo da inserirlo in un'orbita simile, come distanza, a quella lunare.
E qui viene la questione di cui sopra: una volta "addomesticato" l'asteroide, che cosa che ne facciamo? Semplice: lo esploriamo.
Per quanto folle e costosa questa impresa possa sembrare, io la trovo esaltante. In fondo, da qualche tempo a questa parte siamo rimasti un po' a corto di cose da esplorare. Non è proprio così, in realtà: la scienza offre infiniti ambiti di esplorazione. E così fanno la filosofia, le arti, il pensiero umano più in generale. Ma l'uomo si è sempre distinto per l'esplorazione fisica del territorio ed è questa spinta ad aver costruito la Storia, con i suoi orrori ma anche con le sue conquiste. Fa parte di noi, insomma, il bisogno di esplorare il terreno e se il terreno è finito bisogna che ce ne procuriamo di nuovo. Tendendo a mente che gran parte del vivere un'avventura sta proprio nel procurarsela. Detto ciò, varrà la pena arrancare fino al 2025 per assistere alo spettacolo dell'uomo che va nello spazio e infilare il guinzaglio a un pezzo di roccia. Come tutte le imprese poi rivelatesi grandiose, anche questa non manca di una componente umoristica.
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