Ogni giorno

Ogni giorno

Se per caso foste a corto di preoccupazioni, pensate un po’ a questo: ogni giorno, mentre vi alzate, fate colazione, leggete la "buonanotte", consigliate la "buonanotte" agli amici, andate al lavoro, ripensate alla "buonanotte", lavorate, vi fermate per pranzo, riprendete a lavorare, tornate a casa, cenate, giocate con i figli (ai quali leggete la "buonanotte"), guardate la televisione, leggete qualche pagina di un libro e, infine, vi coricate, ebbene, ogni giorno, da un buco in fondo al Golfo del Messico escono circa 8 milioni di petrolio greggio. Ogni giorno.
Ogni giorno dal 9 aprile scorso, quando un’esplosione ha distrutto la piattaforma di trivellazione della British Petroleum "Deepwater Horizon" uccidendo undici operai e ferendone altri diciassette. Non che, da allora, il disastro abbia smesso di pretendere un quotidiano contributo di vite. Alcuni studiosi stimano che, ogni giorno, la perdita di petrolio provochi la morte, tra l’altro, di 36 mammiferi marini, 279 tartarughe e 658 uccelli. Ogni giorno.
Ora la Bp ha annunciato di voler fare un altro tentativo di bloccare la perdita. Intende sostituire il "tappo", ben poco efficace, collocato qualche tempo fa con un altra copertura che, si spera, dovrebbe fermare il liquido inquinante. Se le cose dovessero andare male, però, già sappiamo che le cose peggioreranno e il flusso di petrolio finirà per aumentare. Ecco, se non avete altre preoccupazioni pensate che la Terra ha un buco in fondo all’anima, un buco che continua a sanguinare. Ogni giorno.

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