Al punto in cui siamo – e mi riferisco con sfacciata vaghezza alla situazione economica e sociale – non credo dovremmo avere paura di copiare. A meno che non intenda la meccanica riproduzione di un oggetto o di un'immagine, il verbo “copiare” è aperto a interpretazioni. Per esempio: prendere un'idea e replicarla adattandola alle circostanze potrebbe non essere, tecnicamente, “copiare” ma ricadere piuttosto nella competenza, più nobile e colta, dell'interpretazione o, addirittura, dell'ispirazione. Questa premessa mi consente di tuffarmi nell'argomento di oggi che non è tanto un argomento quanto, appunto, un'idea. Questa: perché non copiamo i tedeschi? Non in tutto, per carità, ma in un'iniziativa che si sta rivelando parecchio lucrosa: lo sfruttamento della “Ostalgie”.
Dicesi “Ostalgie” una certa nostalgia un poco affettata e, se vogliamo, infantile per la Germania dell'Est, detta anche Repubblica Democratica Tedesca. Da anni, la paccottiglia vetero-comunista della Rdt ha un suo mercato ma, oggi, c'è chi ha portato questo filone a un livello superiore. E' il caso dei proprietari dell'Ostel Hostel di Berlino, un albergo che, sulla base di prezzi davvero da socialismo reale, offre agli ospiti camere arredate in puro stile pre-crollo del Muro. Mobili spartani, tappezzerie allucinogene, oggettistica priva di fronzoli decadenti. Dell'autentica Germania dell'Est manca la sorveglianza maniacale, il sospetto reciproco e la privazione della libertà: ma non è questo che, ovviamente, gli “ostalgici” cercano. La loro è una nostalgia estetica per l'apparenza di un mondo che si proponeva alternativo al nostro.
Ecco, dovremmo lanciarci nello stesso business. Adattandolo, si capisce, alle nostre latitudini. Non alberghi Rdt ma, chessò, l'Ostello del Balilla o la Locanda dell'Orbace. Qualcosa, insomma, che rispolveri, ma solo in superficie, il nostro passato politico. Non alloggereste, voi, nella suite presidenziale Saragat o piuttosto al Motel Forlani? Un po' di buona volontà e potremmo trasformare il passato in un'innocua attrazione turistica. Il meglio, direbbe qualcuno, che se ne possa ricavare.
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