Mi sembra che il divorzio tra Brad Pitt e Angelina Jolie sia stato accolto dalla Rete con grande entusiasmo: ecco qualcosa che possiamo snobbare in tutta scioltezza, hanno detto i più, una notizia sulla quale possiamo riversare lo sdegno e il sarcasmo di chi si sente offeso al solo pensiero che qualcuno - editori di riviste popolari, giornalisti di gossip - possa crederci interessati alle faccende di quei due.
Certo, il mondo interconnesso presenta qualche stravaganza, come dire, strutturale, e una notizia così ostentatamente ignorata e disprezzata è stata commentata in lungo e in largo, non di rado con il vigore e l’acume delle servette di Molière, e lo dico con tutto il rispetto e, anzi, l’ammirazione, per Molière e soprattutto per le servette.
In attesa che qualcuno più dotato di me analizzi a dovere questa apparente (o sostanziale) contraddizione, debbo confessare che la notizia della separazione di Brad e Angelina mi ha colto in uno dei miei (rari) momenti lirici. Afferrata la penna d’oca - con suprema costernazione dell’oca - ho buttato giù qualche verso. Vi propongo qui il risultato di tale ispirazione, pur nel dubbio che in essa alligni qualche subliminale reminiscenza:
“Nessun uomo è un Account,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Network,
una parte della Rete.
Se un Troll viene portato via dall’onda del Web,
la Community ne è diminuita,
come se un Hub fosse stato al suo posto,
o un Sito amico o la tua stessa Homepage.
Ogni Disconnessione mi diminuisce,
perché io partecipo al Global Buzz.
E così non mandare mai a chiedere per chi divorziano Brad e Angelina:
Essi divorziano per te.”
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