Piero e il mercato

Piero e il mercato

Copio e incollo dalla lodevole rivista "Altroconsumo": «Il disegno di legge di stabilità ha previsto una riduzione dell’Irpef e, allo stesso tempo, un aumento dell’Iva. Per l’Irpef, la legge prevede la riduzione di un punto percentuale per i primi due scaglioni di reddito che attualmente sono tassati al 23% e al 27%. Dal primo gennaio 2013 diventeranno del 22% per i redditi fino a 15.000 euro e del 26% per redditi fino a 28.000 euro. Per l’Iva, invece, è previsto l’incremento di un punto percentuale dell’Iva agevolata al 10% e dell’ordinaria del 21%, che dal primo luglio 2013 passeranno all’11% e al 22%». Mi fermo qui ma potrei andare avanti fino a che non vi viene la barba bianca. Anche a voi, signore.

Ho citato questo passaggio solo perché quelli di "Altroconsumo" si sono impuntati e hanno deciso di calcolare con precisione se tra riduzione Irpef e aumento Iva ci guadagneranno i cittadini o lo Stato. Così, hanno consegnato carta, penna e calcolatrice a uno di loro perché procedesse, con minuzia, a risolvere scientificamente il quesito. C’è voluta una gran mole di calcoli, con il povero redattore di Altroconsumo che si è bruciato qualche chilata di neuroni (ora è convinto di essere sposato con una betoniera) per arrivare alla conclusione da tutti ampiamente anticipata: ci guadagna, e alla grande, lo Stato.

Parte del problema sta anche nel fatto che queste trappole fiscali vengono imposte con un gergo ben lontano da quello con cui siamo stati abituati, alle elementari, a risolvere i problemi matematici. Il quesito, innanzitutto, prevedeva sempre la presenza di un bambino (di solito chiamato Piero, o Pierino) il quale andava al mercato con 20 lire per comprare alcune mele. Tolte le mele, tolto Piero e tolto il mercato (quello di strada, non quello globale) siamo perduti. A volte mi chiedo che fine abbia fatto Pierino. Ho paura che, nell’attraversare la strada per andare al mercato, sia stato travolto da uno dei tanti "scaglioni di reddito" che, oggi, vanno in giro come dei pazzi.

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