Polvere di ipocrisia

Capita di intercettare frasi che volteggiano come coltelli lanciati da circensi ubriachi: traiettorie sgangherate, significati imprevedibili e, soprattutto, contesti risibili.

Facile dire: chinati e schiva. A volte non c’è tempo e la frase, in tutta la sua tagliente irrequietezza, finisce per colpirci in pieno. A me è capitato ieri, quando, irresponsabilmente vagando per canali televisivi il sabato pomeriggio, mi sono scontrato con il seguente pronunciamento: «Dobbiamo stare attenti ai messaggi che arrivano a casa».

La frase, in sé innocua o perfino lodevole, era stata pronunciata a commento di una conversazione sulla paternità di Mario Balotelli e alle responsabilità che costui dovrebbe assumersi nei confronti della signorina Raffaella Fico e del recente frutto dei suoi lombi. Un appello agli impegni morali indotti dalla procreazione sembrerebbe accettabile in qualunque forma sia presentato e da qualunque ambiente provenga non fosse che, nel caso specifico, si trattava della trasmissione "Le amiche del sabato", ovvero un consesso di cadaveresse sfigurate dal bisturi e dal cattivo gusto modaiolo, un circolo ben poco esclusivo dello snobismo siliconato. Assomigliava, il ritrovo, a un plastico tridimensionale, gonfiabile, delle anatomie chiassose sfoggiate dalla stampa scandalistica.

Come si può spingersi a pronunciare, con l’enfasi corrucciata di "chi si preoccupa", le parole «pensiamo al messaggio che arriva a casa» quando, a casa, prima delle parole arriva un’immagine di patetica frivolezza, di fallimento estetico e sconcertante sprezzo del ridicolo? Si può, è chiaro, ma l’effetto è deprimente.

Purtroppo risulta sempre più difficile rendersene conto: troppo spesso nei personaggi pubblici gli eccessi nell’abbigliamento e nella chirurgia estetica, ma soprattutto il piglio supponente con cui si ostentano entrambi, diventano la piattaforma kitsch, l’incubo felliniano senza ironia, dal quale spargere, come vecchi coriandoli, brandelli di buon senso e polvere di ipocrisia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA