Problema risolto

Riportano le agenzie che il governo di Hong Kong, territorio autonomo della Repubblica popolare cinese, ha un problema: si è ritrovato, a fine anno fiscale, con troppi soldi in cassa. Una sommetta in eccesso pari a 6 miliardi e mezzo di euro. Penserete, guardando sconsolatamente nel baratro del nostro debito pubblico, che son problemi da invidiare ma, apparentemente, non è così. Gli economisti hanno alzato più di un sopracciglio nei confronti del ricco esecutivo dell’ex colonia, esattamente come fanno quando criticano i conti dei governi più spendaccioni. Amministrativamente parlando, surplus e deficit si equivalgono: sono entrambi sintomi di una gestione finanziaria fuori controllo.
Sta di fatto che il governo di Hong Kong si trova ora a dover restituire ai cittadini quando raccolto in eccesso. Crederete sia un’operazione relativamente facile e piuttosto popolare. Anche qui: errore. Mai rapporti tra governati e governanti furono, nella grande città, più tesi. Un primo tentativo di versare 600 euro per ogni cittadino in fondi pensionistici individuali è stato accolto a pernacchie. Ora si pensa di assegnare la stessa somma brevimano ai residenti dai 18 anni in su. Sì, ma quali esattamente? Tutti quelli che hanno pagato le tasse (e dunque contribuito al surplus) o anche quelli poveri ed esentati (che non hanno contribuito ma più avrebbero bisogno di soldi)? Insomma, un putiferio. Alla fine, per smaltire il surplus, si arriverà a chiedere una consulenza a certi esperti italiani. Problema risolto.

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