Qualcosa di magico

Noi tutti intraterrestri atterrati sul pianeta Divano in occasione dei campionati mondiali di calcio ci accontentiamo, nella visione, del nostro istinto, della presunzione che ci porta a credere di essere meglio di quelli che giocano e, soprattutto, di quelli che allenano. In ciò ci incoraggia la certezza che il nostro giudizio tagliente mai verrà sottoposto alla controprova del campo.

C'è però chi non si accontenta di sistemarsi sul divano e godersi le partite. Un osservatore, ignaro della rilassata cultura calcistica, ha voluto fare di più, offrendo al gioco il supporto di una indiscutibile rilevazione ricavata dalla meccanica, dalla cinetica e dalla geometria. Parliamo di Rhett Allain, professore di Fisica all'Università della Louisiana, il quale ha pubblicato su wired.com uno studio dedicato alla “Dimensione angolare della porta da calcio” arrivando a una serie di diagrammi che, a seconda della distanza e dell'angolazione del punto di battuta di una punizione, suggerirebbero all'allenatore della squadra in difesa come disporre una barriera nel modo più efficace possibile. Allain è piuttosto fiero di sé, tanto che suggerisce agli allenatori di “portare in panchina” il frutto del suo lavoro.

Peccato soltanto che le premesse di Allain siano sbagliate: i suo diagrammi consentirebbero di disporre barriere in modo da coprire al tiratore (ma anche al portiere che gli si oppone) l'intera visuale della porta. Una condizione sfavorevole, da evitare. Inoltre, i calcoli tengono conto solo in modo limitato delle possibili traiettorie curve che i calciatori sanno imprimere alla palla. Infine, egli sembra completamente ignaro del fatto che gli spettatori del calcio siedono per 90 e più minuti davanti alla tv non per assistere alla dimostrazione scientifica dell'esattezza dei diagrammi di un professore ma perché, a ogni calcio, sperano che accada qualcosa di magico. Per questa ragione, la prossima volta che gli scappa un calcolo, il buon Allain lo espella senza tanta pubblicità. E ci lasci guardare la partita in pace.

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