Ricominciamo

Ricominciamo

Gianni Morandi e Adriano Celentano: che splendida accoppiata per il Sanremo del 1967! Peccato solo che, quest’anno, per banali ragioni di coerenza con il calendario, verrà celebrato il Festival del 2012. In caso contrario, avrei osato sperare nella ricomparsa sul palco di Antoine, artista sempre ricordato per "Pietre", anche se io personalmente preferivo "La tramontana" e, soprattutto, "Cannella", canzone che iniziava con le parole: «No, no: “sbaliato”. Ricominciamo». Invece ci saranno cantanti contemporanei cosa che a me, essendo antico, provoca disagio se non proprio irritazione.

Naturalmente, è già possibile anticipare quali saranno i temi del Festival: la crisi, l’algido Monti e il suo governo robottizzato, la Costa Concordia con e senza Schettino, lo spread, Sarkozy e la Merkel. Roba ovvia, si capisce, ma non è da Sanremo andare a scovare avanguardie.

Tuttavia, per qualche perversa ragione, almeno per una settimana diventerà accettabile lo slogan che Bruno Vespa ha cercato di passare per buono qualche sera fa. Nel promuovere il pagamento del canone Rai, "Porta a porta" titolava a tutto schermo: "Trenta centesimi al giorno per un anno di tv". Non so chi credesse di convincere, Vespa, ma per quanto mi riguarda lo slogan risulterebbe appropriato se solo si sottraessero le parole "al giorno". Ma almeno a Sanremo ci sarà da ridere e giudicare, arrabbiarsi e contendere. E da divertirsi nello scuotere la testa e affermare: «No, no: “sbaliato”. Ricominciamo».

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