Rispetto

Rispetto

Ora che i leader europei ridono apertamente di noi, è giunto il momento di fare qualcosa. I casi sono due: o accettiamo un ruolo designato di buffoni globali, o impostiamo una svolta radicale. Nel caso decidessimo per la seconda opzione, bisognerebbe individuare chi "mandare avanti" quale rappresentante di una nuova Italia seria, consapevole, affidabile.

Vediamo: gli italiani sono 60 milioni e 626mila. Tolti gli "under 18" e gli "over 75" ne restano 44 milioni e 802mila. Volendo essere certi del rinnovamento, potremmo escludere in blocco l’attuale classe politica: tra deputati, consiglieri regionali, provinciali e comunali se ne vanno 13.654 persone e siamo a 44 milioni e 788mila.

A questo punto bisogna incominciare con i tagli duri. Pensiamoci: vogliamo forse affidare il Paese agli spettatori abituali di "Pomeriggio 5" (2 milioni e 25mila) e de "La vita in diretta" (2 milioni e 600mila)? Se la risposta è no, scendiamo a 40 milioni e 163mila. Già che ci siamo, via pure chi guarda "Domenica in" e "Domenica cinque": altri 5 milioni e 342mila italiani. Siamo a 34 milioni e 794mila.

Teniamo presente che il rinnovamento deve essere radicale. Via dunque anche evasori fiscali, criminali, sorpassatori a destra, «guardi che c’ero prima io», abusivi sciolti e abusivi condonati, Amici di Maria De Filippi, fans di Cristiano Malgioglio, «cinque minuti e arrivo», furbi veri, furbi sciocchi, «bacini» e «baciotti»: il totale, fidatevi, è 33 milioni 793mila e 999. Ecco fatto: ora il tale d’avanzo si prenda le sue responsabilità e dimostri al mondo che l’Italia intera è degna di rispetto.

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