Schivare la leva

Abbiamo ben ragione, in Italia, a lamentarci della scarsa qualità della classe politica. Dobbiamo continuare a farlo, infatti: solo così ci sarà speranza che maturi un’autentica coscienza critica. Per quanto ci si lagni del nostro panorama parlamentare, vorrei però invitare i miei 2,5 lettori a non cedere al catastrofismo. C’è chi rischia molto di più: gli Stati Uniti, per esempio, che potrebbero ritrovarsi Donald Trump quale presidente. Tutto di un colpo, Rosato, Fedriga e Di Maio non sembrano poi tanto male, eh?

Trump è un milionario che non molto tempo fa si trovò a condurre un reality show intitolato “The Apprentice”, una porcheria eguagliata (e anzi superata) solo dalla versione italiana affidata a Flavio Briatore. Di recente, quale candidato presidenziale, ha avuto il buon gusto di attaccare John McCain, veterano di guerra, per cinque anni prigioniero in Vietnam, dicendo che personalmente preferisce «chi non si fa catturare». Come lui stesso, che ai tempi, per essere certo di sfuggire al nemico, fece in modo di schivare la leva.

Come si vede, il problema della leadership è diffuso. Gli equivoci, poi, non aiutano a risolverlo. Ho sentito accusare Renzi di incapacità perché, scorrendo una classifica dei Paesi “più felici” stilata dal World Economic Forum, l’Italia non sarebbe ai primissimi posti. Tutto si può chiedere a un primo ministro tranne che occuparsi della felicità individuale dei cittadini, dalla cui sommatoria teorica, con l’aggiunta di qualche parametro come il Pil, arbitrariamente associato al concetto di “felicità”, risulterebbe la classifica di cui sopra. Ci sono tanti problemi che Renzi non sta affrontando, non c’è dubbio, ma farlo colpevole delle nostre personali ubbie mi sembra eccessivo. Sui politici non va scaricata tutta la responsabilità politica, morale, economica e sociale del Paese. Questo peso tocca ai cittadini: ai loro rappresentanti spetta invece un mandato circoscritto e sottoposto a costante (e seria) vigilanza. Altrimenti, quelli che schivano la leva della coscienza civile siamo proprio noi.

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