Scrivere

Scrivere

Cercando spunti per le future “buonanotte” mi sono imbattuto in questa notizia: “Scrivere a mano rende i bambini più intelligenti”. A quanto pare, qualcuno ha dimostrato che la scrittura tradizionale svolge un ruolo  importante per il pieno sviluppo del cervello. Del problema ci si accorge oggi che molti ragazzi, anche a scuola, abbandonano la penna per il computer. Picchiare i polpastrelli su una tastiera, tuttavia, non sarebbe altrettanto formativo che lasciar scorrere le parole sotto un pennino: il gesto stesso induce alla riflessione, stimola i neuroni e, in conclusione, produce più idee.
La notizia fa riferimento ai bambini, ma io ho pensato: forse tornare alla scrittura a mano può favorire anche gli adulti. Li costringerebbe, se non altro, a una sorta di disciplina, restituendoli a una sorta di lavoro artigianale, artistico perfino, e non da ottusi spingibottoni. Convinto di questa teoria, ho preso nota delle idee per le “buonanotte” a mano e non più a computer. Devo dire che ne ho ricavato grande soddisfazione.
C'è un solo problema: la mia scrittura, nel frattempo, si è talmente corrotta che non riesco più a decifrarla e le idee così annotate si sono presto dissolte nella memoria. Ora sono a un impasse: per stimolare le idee sarebbe meglio scriverle a mano, ma le idee scritte a mano non riesco poi a ricordarle. Farò così: le buone idee le scrivo al computer, così me le ricordo; quelle cattive a mano, così le dimentico. Visto che scrivere a mano già mi ha stimolato il cervello?

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