Senza rabbrividire

Alanah Pierce è una giornalista di appena 21 anni. Dico giornalista perché è il termine appartenente al mio vocabolario che meglio mi sembra descrivere la sua attività. Per essere più preciso dovrei addentrarmi in una serie di qualifiche coniate nell'era digitale che non sono sicuro di maneggiare con proprietà. Diciamo dunque che Alanah fa la giornalista: in effetti si occupa di comunicazione. Su varie riviste, alla radio, ma soprattutto sul web, recensisce videogames. Questo la mette in contatto con un mondo, quello degli adolescenti fatto di tenerezze ma anche di spaventose ribalderie. Tra queste, il fiume di oscenità riversato sul suo profilo Twitter: un'esondazione di parolacce in cui galleggia pure qualche minaccia di stupro.

Giovane, digitale e amante dei videogame, Alanah si è rivelata tuttavia in possesso di un pizzico di saggezza d'altri tempi. Stanca di essere insultata da ragazzini, ha raccontato tutto alle loro madri. Chi è stato ragazzo – un trascorso non raro negli umani – ricorderà che “lo dico a tua madre” era la minaccia più efficace alla quale un adulto potesse ricorrere. Il misfatto poteva essere riferito via telefono, mediante una nota sul diario o, circostanza terrificante, addirittura con una visita a casa. Alanah Pierce ha aggiornato la tecnica all'era digitale: ha contattato le mamme dei piccoli mascalzoni su Facebook. Risultato spettacolare: i “troll” sono spariti, sprofondati nella vergogna e rimessi in squadra da strigliate, si spera, non soltanto virtuali.

La trovata di Alanah è degna di nota, ma occorre subito darsi da fare per sfruttarla a fondo. Per dieci adolescenti che, sul web, si comportano da somari ci sono infatti cento adulti che fanno di peggio: pubblicano commenti razzisti, inneggiano a omicidi e, crimine non meno grave, impoveriscono ogni giorno di più la lingua italiana. Propongo che il Metodo Pierce venga usato anche contro di loro. Si contattino i figli: “Vedi? Questo è tuo padre. Non pensi sia il caso di dirgli qualcosa ora in modo che, un giorno, potrai ricordarlo senza rabbrividire?”

© RIPRODUZIONE RISERVATA