Sogno e realtà

Sogno e realtà

Io, ultimo fra tutti, vorrei vedere l’umanità trasformata in una gelida armata di computer. E tuttavia dico: qualche volta sarebbe opportuno che i nostri circuiti mentali si appiattissero sull’indifferente logica dei calcolatori. I quali, noiosi come sono, compiuta l’operazione loro assegnata si acquietano e, senza dar segni né di impazienza né di frustrazione, attendono nuovi ordini. Soprattutto, i computer non pretendono che gesti al limite dell’idiozia siano in grado di modificare una realtà diversamente schierata. Facciamo qualche esempio.
1) Premere più forte il pulsante dell’ascensore non lo fa arrivare prima. Stupisce constatare quanti ancora ostinatamente applichino questa tecnica empirica. L’intensa pressione del pulsante è poi spesso accompagnata dal prolungamento e dalla reiterazione del gesto: tutto inutile.

2) Cliccare più forte con il mouse non accelera le operazioni del pc né le rende più definitive e sicure. Migliaia di tecnici, ogni giorno, lavorano come formiche nei laboratori di microelettronica per rendere più veloci e stabili i processori. Pensate che s’impegnerebbero così tanto se l’operazione di "cliccamento pesante", da noi così largamente impiegata, avesse una qualche efficacia?

Insomma, se con un atto di pura fede vogliamo modificare la realtà, cerchiamo di farlo per cose davvero importanti e con tecniche comprovate: avete mai notato che ricomponendo con più energia un numero di telefono occupato da ore si riesce a sbloccarlo?

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