Stanchezza e sfida

Un paio di giorni fa mi sono imbattuto in una foto che, ora, mi ossessiona. Raffigura una ragazza (il lettore penserà: ecco la crisi di mezza età); aspettate, raffigura una ragazza su una spiaggia (immagino il lettore alzare gli occhi al cielo); aspettate ancora: raffigura una ragazza su una spiaggia ma non in costume da bagno o anche meno vestita. Tutt’altro, indossa una camiciola ed è colta nell’atto di aggiustarsi i jeans alla vita. Guarda lontano, alla sua destra, con occhi stanchi. Tra le labbra tiene una sigaretta con la disinvoltura di chi, nella vita, è già a due pacchetti al giorno.

È giovane, giovanissima, troppo giovane per fumare (ammesso che ci sia un’età in cui fumare è consigliabile, e non c’è), ma non è questa l’unica cosa “sbagliata” della foto. La ragazza è anche troppo giovane per avere l’aria che ha: di stanchezza e di sfida insieme. Ma lei non è e non vuole essere un esempio per nessuno. Io la capisco, perché la conosco.

La foto, intitolata “Priscilla”, è stata scattata nel 1969 da Joseph Szabo, che con questa e altre immagini voleva documentare un certo spirito di ribellione dei ragazzi di allora. Ci è riuscito benissimo, almeno con questo scatto (ripescato nel ’91 per la cover di un album dei Dinosaur Jr., “Green mind”), perché nella giovanissima fumatrice riconosco perfettamente ciò che noi di quella generazione eravamo o volevamo essere. A distanza di 48 anni spero che Priscilla ce l’abbia fatta, qualsiasi cosa questo significhi per lei. E che abbia smesso di fumare. Ma non di guardare il mondo così.

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