Stiamo freschi

Non è vero che la politica sia del tutto inutile o peggio, come molti sospettano, nociva. Magari non riesce a correre in soccorso di tutti i cittadini, magari dimentica per strada qualche milione di disoccupati, qualche migliaia di precari e, tra giovani, anziani e malati, completa l’opera trascurando un’altra bella fetta della popolazione, ma, prima o poi, qualcuno riesce ad accontentarlo.

Se io fossi un mafioso, per esempio, non potrei che essere soddisfatto del lavoro svolto questa settimana dal Parlamento. Non tanto per l’elezione alla presidenza della commissione Antimafia di Rosy Bindi, persona che non può essere accusata di compiacenze con il crimine organizzato, quanto per il clima politico che l’elezione stessa ha generato, per il dibattito risentito, livoroso, confuso e isterico che si è riverberato sui mezzi d’informazione. Perché, lo comprende anche un bambino, l’argomento centrale della questione non è la mafia ma sono le “larghe intese”, non è Cosa Nostra ma la “tenuta del governo”, non la ’ndrangheta ma la desistenza di Berlusconi, non la camorra ma le primarie del Pd. Ignorata anche quando si parla di lei, la mafia ringrazia e, come detto, apprezza.

Sarebbe però ingiusto accusare la politica di peculiare meschinità e di colpevole egoismo quando, se prestiamo attenzione, lo stesso meccanismo si replica in quasi tutte le professioni. I giornalisti, sull’orlo della rivoluzione digitale, non parlano di come fare meglio i giornali ma di carriere e premi di produzione, non si occupano di notizie ma di invidie redazionali. E allo stesso modo si comportano gli avvocati, i giudici, i medici, gli operatori di Borsa, gli ingegneri, gli architetti. Tutti raccolti a capannello per sussurrare, malignare, litigare, rivendicare e cospirare mentre i giornali vanno in malora, la giustizia affonda, la sanità fa acqua, la Borsa precipita e i ponti crollano.

Scusate lo sfogo ma qualcuno queste cose doveva pur scriverle. E se aspettavo quelli che hanno fatto più carriera di me, stavamo freschi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA