Testa o cuore

Se doveste indicare una parte del vostro corpo nella quale credete risieda il vostro vero “Io”, quale indichereste? Se siete come la maggior parte delle persone, allora indicherete la testa – e precisamente un punto appena sopra la linea degli occhi – oppure il vostro petto, nei dintorni del cuore.

Questo il risultato di una ricerca condotta intervistando decine e decine di persone circa il posizionamento del loro “Io”. Prima di commentare, sarebbe forse il caso di definire meglio il senso di questo posizionamento.

Pur essendo perfettamente consapevoli che noi siamo tutto il nostro corpo, ci sono punti che consideriamo più vicini alla nostra essenza, punti nei quali sentiamo che la nostra anima, per così dire, “sta di casa”. Mentre pensiamo che le nostre gambe ci “appartengano”, la nostra mente e il nostro cuore sono qualcosa in più di organi che “possediamo”: sono la rappresentazione fisica di noi stessi. Addirittura, sono proprio il nostro “Io”. Difficilmente possiamo pensare di essere noi senza quella fonte di pensiero che sgorga dalla nostra testa, o senza quella nebulosa di sentimenti che ruota nei pressi del pericardio.

Eppure, da un punto di vista biologico, noi siamo tutto ciò che siamo e se cervello e cuore svolgono funzioni evidentemente nobili all’interno del nostro sistema, altri organi sono egualmente essenziali. Nessuno, tuttavia, si identifica con il suo fegato: ad esso riserviamo solo, di tanto in tanto, una fuggevole equiparazione con il nostro bagaglio di coraggio.

Sarebbe curioso provarsi a coincidere totalmente con il corpo che ci è dato: forse, porterebbe a un maggior rispetto verso noi stessi. Identificarsi solo con testa e cuore implica infatti di essere un poco “ospiti” del corpo e gli inquilini non sempre tengono perfetta cura delle stanze in cui abitano. Temo però che il rischio sia che accada l’opposto: già troppi hanno rinunciato a identificarsi perfino con la loro testa e volentieri la concedono in subappalto ad altri.

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