Ti amo anch'io

Ti amo anch'io

Forse allarmato dall’evidente declino della rubrica, un collega ha voluto offrirmi un nuovo spunto facendomi notare che, in alcuni telefonini, tra i modelli di messaggi sms già predisposti, accanto ai prevedibili «ci vediamo alle», «sono in riunione, chiamami più tardi», «meeting annullato» e «non posso rispondere, sto disinnescando una bomba al plutonio», compare un ineffabile «ti amo anch’io».
La chiave del messaggio sta ovviamente in quell’«anch’io» che lo qualifica come risposta a una precedente manifestazione di affetto. Già, ma quale persone è così occupata e insensibile da rispondere alla più profonda e disarmata dichiarazione che una persona possa fare a un’altra («ti amo») con un "modello" predisposto? Tra colleghi si è acceso un dibattito, al termine del quale abbiamo concordato che l’utente ideale del messaggio è un Casanova incallito, il quale potrà inviare lo stesso sms prestampato a più amanti, purché una volta sola. Unica precauzione, dovrà evitare di inviarlo a una dipendente della marca di telefonini in questione, che lo sgamerebbe all’istante.
E tuttavia un Casanova che si rispetti, per quanto occupato, mai mancherebbe di far mancare il tocco personale a un suo messaggio, sia pure elettronico. La questione è dunque aperta e sento che, per me, sarebbe gratificante discuterne con i lettori, scambiare con loro opinioni sul tema, se solo fossero così gentili da farmi sapere che cosa ne pensano. Anzi, a chiunque fosse interessato a spedirmi dei messaggi già rispondo che, naturalmente, lo amo anch’io.

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