Tre film a caso

Non c'è festa più cinematografica del Natale. E non solo perché tanti film “parlano” del Natale: ci sono anche opere che, per qualche ragione, vengono considerate adatte alla stagione. C'è poi chi “fa” Natale dentro e fuori dallo schermo: è il caso di “La vita è meravigliosa” di Frank Capra e di “Una poltrona per due” di John Landis. Quest'ultimo è tra l'altro il regista più “festivo” della televisione: se “Una poltrona per due” è immancabilmente trasmesso a Natale, “Blues Brothers” lo è a San Silvestro. A questo punto, non si capisce perché non diffondere “Un lupo mannaro americano a Londra” ad Halloween.

Tutto questo per dire che Natale, come si sa, è stagione di film da vedere e rivedere e che io, dal basso della mia sfacciataggine, avrei tre umili proposte “alternative” sia alla programmazione nelle sale sia a quella in tv. Si tratta ovviamente di una lista del tutto personale, assolutamente capricciosa, intesa più che altro a invogliarvi a compilarne una vostra. Ciò detto, ecco tre film – una commedia romantica, un dramma e un comico – che per me “fanno” Natale.

La commedia: “The Goodbye Girl” (1977). Uscito in Italia con lo sciagurato titolo “Goodbye amore mio!”, il film si avvale della sceneggiatura di Neil Simon (“La strana coppia”, “Il prigioniero della Seconda strada”) e dell'interpretazione stellare di Richard Dreyfuss. Il dramma: “I migliori anni della nostra vita” (1946) di William Wyler. È la storia tragica ma non priva di speranza del dissestato reinserimento di tre reduci della Seconda guerra mondiale. Il comico: “Totò le Mokò” (1949) di Carlo Ludovico Bragaglia. Un Totò assolutamente mediocre, una delle tipiche produzioni parodistiche fatte a stampino e pertanto del tutto perfetta: Totò circondato dalle sue “spalle” e libero di scatenarsi.

Ecco tre film che per me hanno un merito tutto festivo: farci ritrovare la speranza senza illuderci che la vita sia tutta candele e fiocchetti rossi. Precisamente la (vera) ragione del Natale: rigenerare un poco il mondo, non trasformarlo in una fasulla Disneyland.

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