Tutte bugie

Diciamo la verità: noi mentiamo. Tra coloro ai quali mentiamo più spesso ci sono i bambini. Bugie a fin di bene, intese a semplificare la loro vita e, di riflesso, anche la nostra. Comunque, bugie. Qualcuno si è chiesto se tutto questo raccontar panzane ai più piccoli possa avere qualche conseguenza negativa. Mai nessuno che, razzianamente parlando, si faccia gli affari suoi. L'esperimento condotto è troppo complicato per raccontarlo nei dettagli. Basti dire che nel momento clou del test i bambini venivano lasciati soli in una stanza con la raccomandazione di non sbirciare una certa cosa. Osservati a loro insaputa, quasi tutti sbirciavano.

Premesso che, dovessi tornare bambino, preferirei giocare con i bambini che sbirciavano piuttosto che con quelli, invero pochi, fedeli alla consegna, l'esperimento dimostrava, con buona approssimazione, che le menzogne degli adulti influiscono sul comportamento dei bambini. Un fatto sul quale riflettere e non solo dal punto di vista pedagogico. Noi tutti viviamo circondati da bugie. Ci sono le frottole vere e proprie, ci sono le frottole pubblicitarie, le bugie diplomatiche e quelle di cortesia. Ci sono bugie da casa e da diporto, menzogne gravi, davvero ingannatrici, e menzogne più veniali, tese solo a procurarci un minuscolo vantaggio o a evitare una grana.

La domanda è: quanto tutto questo reticolo di bugie ci condiziona? Riusciamo ancora a riconoscerle per tali, oppure, intrecciate come sono al tessuto della comunicazione, risultano indistinguibili dal contesto? Personalmente, propendo per questa seconda ipotesi. Le bugie sono talmente frequenti che non abbiamo più bisogno di riconoscerle. Le identifichiamo in modo inconscio, in qualche caso le aspettiamo e perfino le desideriamo. Tutti vogliamo sentirci dire: “come sei elegante!”, e non “ma dove hai preso quella cravatta? In una discarica per rifiuti ospedalieri?” Mentire, insomma, fa talmente parte di noi che se oggi io proclamassi di voler dire sempre la verità voi non mi credereste. Peggio ancora: mentireste fingendo di credermi.

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