Ufficiali e no

Ufficiali e no

C’è festosa agitazione tra i 120 delegati che stanno per raggiungere Roma. Capirete: parteciperanno all’«European Forum of Official Gazettes», il Forum europeo delle Gazzette Ufficiali, manifestazione che, in fatto di vivacità e trasgressione, è seconda solo alla decisione del Circolo Numismatico Eporediese di cambiare la carta da parati. Dal 2004, il Forum si svolge annualmente in un Paese comunitario a rotazione: quest’anno tocca a Roma e i delegati, scavezzacollo come sono, giurano che per l’occasione si lasceranno andare. Pare che qualcuno di loro arriverà al punto di indossare una cravatta rossa.
La Gazzetta Ufficiale, come saprete, è l’organo nel quale trovano pubblicazione le leggi approvate dal Parlamento. La comparsa sulla Gazzetta è addirittura premessa indispensabile alla validità di una legge, perché ne garantisce formalmente la "pubblicità". Curioso è il fatto che se, tra svariati millenni, la Gazzetta Ufficiale fosse il solo periodico rimasto a testimonianza della nostra epoca, gli storici si troverebbero di fronte a un bizzarro e indecifrabile "corpus" di documenti, nei quali gli argomenti si succedono senza logica apparente, passando dalla politica nucleare ai parassiti delle fragole. Per "Ufficiale", inappuntabile e dettagliatissima che sia, la Gazzetta non sarebbe dunque in grado di fornire un credibile ritratto generale della nostra società. Per quello, ci vogliono ancora quei fogliacci pieni di errori, porcherie, indiscrezioni, malignità e trombonate che passano sotto il nome di "giornali".

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